https://digitalia.cultura.gov.it/issue/feedDigItalia2023-08-04T08:09:39+00:00Redazione Digitaliaic-cu.digitalia@cultura.gov.itOpen Journal Systems<p><strong>Dig</strong><em><strong>Italia</strong></em>, rivista del digitale nei beni culturali, edita dal 2005 dall'ICCU, si colloca nel campo dell’editoria periodica specializzata in Italia, individuando quale obiettivo primario lo studio e il dibattito critico sulle tematiche relative all’applicazione delle tecnologie digitali alle varie tipologie del patrimonio culturale.</p> <p>La rivista è riconosciuta dall'<a href="https://www.anvur.it/attivita/classificazione-delle-riviste/classificazione-delle-riviste-ai-fini-dellabilitazione-scientifica-nazionale/elenchi-di-riviste-scientifiche-e-di-classe-a/" target="_blank" rel="noopener">Anvur</a> come periodico di Classe A per le aree 11/A1 - Storia medievale, 11/A2 - Storia moderna e 11/A4 - Scienze del libro e del documento, è inclusa inoltre negli elenchi delle pubblicazioni di carattere scientifico per tutta l'area 11.</p> <p>Dal 2012 il periodico è edito in OJS, piattaforma che garantisce funzionalità di ricerca nei metadati e nel testo.</p> <p><strong>Dig<em>Italia </em></strong>è consultabile online anche sul <a href="http://www.bv.ipzs.it/include/Pubblicazioni.jsp?TP=notRuoli&ricerca=ministero&emettitore=Ministero%20per%20i%20Beni%20e%20le%20Attivit%C3%A0%20Culturali&codEmett=7&codPubbl=2" target="_blank" rel="noopener">portale PA, Sistema Modus-Biblioteca virtuale-Pubblicazioni ufficiali dello Stato</a></p> <p><a href="https://www.iccu.sbn.it/it/eventi-novita/novita/DigItalia-00007/" target="_blank" rel="noopener">Sono disponibili per lettori, autori e revisori, video-guide all'uso della piattaforma editoriale</a></p>https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2999Il Centro nazionale per lo studio del manoscritto verso una nuova dimensione: dai microfilm al digitale grazie ai fondi del PNRR2023-05-08T15:00:47+00:00Andrea Cappaandrea.cappa@cultura.gov.it<p>La Biblioteca nazionale centrale di Roma è destinataria di un finanziamento pari a 9.2 milioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 1 “Digitalizzazione,<br />Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0”, investimento 1.1 “Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale”. Attraverso l’attuazione del sub-investimento M1C3 1.1.5 “Digitalizzazione del patrimonio culturale” è stata finanziata la digitalizzazione dell’intero corpus di microfilm di manoscritti conservati presso il Centro nazionale per lo studio del manoscritto (CNSM) istituito nel 1989 presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma (BNCR), a sua volta erede del Centro di Documentazione istituito nel 1957 presso l’Istituto di Patologia del libro.<br />L’operazione prevede la digitalizzazione di oltre 105.000 singoli microfilm realizzati, per la maggior parte, nella seconda metà del secolo scorso, grazie a imponenti finanziamenti pubblici. I microfilm riproducono circa 111.000 manoscritti, i cui originali sono conservati in 186 biblioteche italiane distribuite su tutto il territorio nazionale e in dieci istituzioni straniere. Il risultato atteso è la digitalizzazione di circa 23 milioni di fotogrammi (contenenti ciascuno un verso e il successivo recto) che saranno convertiti in circa 46 milioni di risorse digitali, da pubblicare nella costituenda Digital Library nazionale.</p> <p>Il progetto, che costituisce uno degli interventi più significativi mai condotti prima con l’obiettivo di mettere a disposizione della collettività per mezzo di riproduzioni digitali il patrimonio manoscritto delle biblioteche italiane, oltre a favorire le attività di fruizione, studio e ricerca, permette anche di realizzare una fondamentale operazione di tutela su un vasto materiale soggetto a progressivo inesorabile deperimento.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Andrea Cappahttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/3003I giornali quotidiani italiani nel Piano nazionale di digitalizzazione2023-07-03T08:00:18+00:00Domenico Pacedomenico.pace-01@cultura.gov.itGiovanna Lambroni giovanna.lambroni@cultura.gov.it<p style="border: none; padding: 0cm; font-variant: normal; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 0.42cm; background: transparent;" align="justify"><span style="color: #000000;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: #ffffff;">Il contributo intende illustrare le caratteristiche del “Progetto carta" rivolto, nell'ambito del Piano Nazionale di Digitalizzazione, ai giornali quotidiani dall'Unità al 1955. Individuato in collaborazione con la Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore, il progetto, che vede la collaborazione della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, della nazionale centrale di Roma, della Biblioteca nazionale Braidense e della Biblioteca nazionale di Napoli, ha come obiettivo la realizzazione di 12.5 milioni di immagini che coprano per intero la produzione editoriale italiana di quotidiani nell'arco di tempo considerato. L'obiettivo finale dell'operazione è la creazione di una banca dati che da una<br />parte garantisca una ricostruzione "virtuale" delle consistenze delle singole testate, e dall'altro permetta, anche attraverso l'adozione della tecnologia OCR, una ricerca più fluida da parte degli utenti.</span></span></span></span></p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Domenico Pace, Giovanna Lambroni https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2991 L’Archivio centrale dello Stato e il suo ruolo di guida per la conservazione della memoria digitale del Paese. Dal progetto Repository degli archivi digitali degli organi centrali dello Stato al progetto Polo di conservazione digitale 2023-02-20T12:50:27+00:00Andrea De Pasqualeandrea.depasquale@cultura.gov.it<p>L’articolo illustra il progetto dell’Archivio centrale dello Stato denominato Polo di conservazione degli archivi, che ha come scopo la costruzione di un modello concettuale-operativo finalizzato alla conservazione degli archivi storici digitali (nativi e digitalizzati a norma) prodotti dalle Amministrazioni statali, a partire da quelle centrali.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Andrea De Pasqualehttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/3008L’infrastruttura software per il patrimonio culturale (ISPC) come abilitatore di un Ecosistema digitale nazionale del patrimonio culturale2023-07-19T12:25:53+00:00Luigi Cerulloluigi.cerullo@cultura.gov.itAntonella Negriantonella.negri@cultura.gov.it<p>L’Infrastruttura Software per il Patrimonio Culturale (ISPC) rappresenta il primo spazio dati nazionale della cultura in grado di ospitare in sicurezza tutto il patrimonio digitale del Paese, consentendo agli Enti flessibilità nel modello di adesione e totale autonomia nella scelta di condivisione.<br />Nella ISPC il patrimonio è valorizzato e arricchito per mezzo di algoritmi innovativi e tecniche di Intelligenza Artificiale e viene messo in correlazione con tutte le risorse culturali digitali presenti, sia all’interno di ciascun dominio di appartenenza (storico, artistico, archeologico, demo-etnoantropologico, archivistico, librario) sia tra domini diversi.<br />La ISPC è una infrastruttura con una doppia anima: un sistema di servizi di cooperazione applicativa pensati per potenziare funzionalmente e tecnologicamente i sistemi informativi del Ministero della Cultura, degli enti territoriali e degli istituti culturali in generale, in un’ottica “Business-to- Institution”; un laboratorio di sviluppo per la creazione di nuovi servizi basati sui dati, pensato per sviluppatori, imprese culturali e start-up, in una prospettiva “Business-to-Business”.<br />Con un’architettura scalabile e sicura basata su soluzioni Cloud che offrono performance e livelli di disponibilità adeguati, ISPC si candida a sostenere credibilmente il ruolo di abilitatore nell’offerta di servizi digitali per il panorama culturale italiano, anche nella dimensione europea.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Luigi Cerullo, Antonella Negrihttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/3009The MuseIT Project: co-designing inclusive technologies for better access to culture2023-08-01T20:52:15+00:00Maud Ntongamaud.ntonga@michael-culture.euJuliette Pokornyjuliette.pokorny@michael-culture.euNasrine Olsonnasrine.olson@hb.se2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Maud Ntonga, Juliette Pokorny, Nasrine Olsonhttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/3007Le potenzialità del digitale per la didattica a distanza: ICCU e AIB completano la formazione gratuita su Manus Online in tutto il territorio italiano2023-07-19T10:07:19+00:00Valentina Atturovalentina.atturo@cultura.gov.itLuciana Battaginluciana.battagin@cultura.gov.itGiuliano Genetasiogiuliano.genetasio@cultura.gov.itMaria Chiara Ioriomariachiara.iorio@cultura.gov.itLucia Merollaluciamerolla@libero.itLucia Negrinilucia.negrini@cultura.gov.itErica Vecchioerica.vecchio@cultura.gov.itIlaria Vercilloilaria.vercillo@cultura.gov.it2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Valentina Atturo, Luciana Battagin, Giuliano Genetasio, Maria Chiara Iorio, Lucia Merolla, Lucia Negrini, Erica Vecchio, Ilaria Vercillohttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/3004Il Progetto di valorizzazione, riordino e inventariazione dell’Archivio storico dell’Orto Botanico di Padova (1763-1920)2023-07-14T16:00:04+00:00Laura Tallandinilaura.tallandini@unipd.it2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Laura Tallandinihttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2998Ricostruzioni virtuali e digital storytelling per la valorizzazione di contesti artistici perduti 2023-04-18T08:26:11+00:00Francesco Melemostway92@gmail.com<p>Nel corso dell’ultimo decennio sempre più numerose risultano le iniziative legate alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la realtà virtuale. Nell’ambito dello scenario italiano, che vede il patrimonio culturale come espressione di un insieme di relazioni con l’ambiente d’origine, particolare valore assumono quei progetti che sfruttano le potenzialità di questo strumento per la ricostruzione di contesti artistici perduti o compromessi. Attraverso alcuni mirati esempi, legati alla dimensione accademica, museale e del terzo settore, si propongono diversi spunti di riflessione sulle differenti modalità applicative delle ricostruzioni virtuali e sui vantaggi legati a un corretto utilizzo dei tour virtuali nei luoghi della cultura.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Francesco Melehttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/3001Raccontare la vita delle biblioteche: il progetto L&L: Lives and libraries e la realizzazione in MOVIO 2023-06-26T14:56:47+00:00Enrico Pio Ardolinoenrico.ardolino@gmail.comAlberto Petruccianialberto.petrucciani@uniroma1.it<p>Il contributo illustra le finalità del progetto L&L: Lives and Libraries: lettori e biblioteche nell’Italia contemporanea, pensato per offrire un contributo alla storia della cultura, delle biblioteche, della biblioteconomia e della lettura. Il progetto è confluito in un sito web gestito con il kit open source MOVIO, e si propone di censire e indicizzare le testimonianze sull’uso delle biblioteche italiane in età contemporanea. Il sito raccoglie testimonianze tratte da diari, memorie, corrispondenza, biografie e autobiografie, ma anche da interviste, articoli o lettere a giornali, poesie, romanzi e testi creativi. L’articolo illustra le proprietà del sito e fornisce una guida per la consultazione delle sue sezioni.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Enrico Pio Ardolino, Alberto Petruccianihttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/3006Il fattore qualità nei progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale: le linee guida FADGI, Metamorfoze e lo standard ISO 19264-12023-07-19T08:43:11+00:00Stefano Allegrezzastefano.allegrezza@unibo.it<p>L'aspetto della qualità nei progetti di digitalizzazione è stato e continua ad essere trascurato, con conseguenze non trascurabili anche in termini economici. Nelle gare d'appalto per l'esternalizzazione dei servizi di digitalizzazione, di solito si fa riferimento ad alcuni requisiti per garantire la qualità delle immagini che verranno prodotte, come la risoluzione o la profondità di colore, ma non vengono quasi mai specificati requisiti oggettivi e misurabili, lasciando così la porta aperta alla libera interpretazione del concetto di “qualità dell'immagine”. Per questo motivo, si sono verificati casi di progetti di digitalizzazione pagati con fondi pubblici e realizzati con apparecchiature inadatte e di bassa qualità, e quindi con risultati scadenti e la necessità di dover ripetere l'intervento. Questo dimostra la necessità impellente di disporre di criteri misurabili per la qualità delle immagini. A tale scopo sono state proposte negli anni diverse linee guida e best practice, come le linee guida FADGI e Metamorfoze, e, in tempi più recenti, lo standard ISO 19264-1 che mira ad armonizzare i diversi approcci e sviluppare dei criteri uniformi per la valutazione della qualità delle immagini acquisite nei progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale. Il contributo vuole fornire una riflessione su questi temi sottolineandone l’importanza soprattutto in relazione ai numerosi progetti di digitalizzazione in corso in questi anni.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Stefano Allegrezzahttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2989Il fascicolo del fabbricato e le sue interazioni con la digitalizzazione delle pratiche edilizie.2023-03-15T15:39:47+00:00Paolo Santobonipaolo.santoboni@cultura.gov.it<p>Di fascicolo del fabbricato si discute da molto tempo: l’argomento ha registrato punti di vista alternativi, se non del tutto antitetici, procedendo tra fasi di acceso dibattito e lunghi periodi di sospensione. Recentemente, tuttavia, l’esperienza della pandemia da SARS-CoV-2 ha condotto al ripensamento delle prassi di lavoro dei soggetti pubblici e privati e stimolato alcune proficue riflessioni che, sull’onda di certe misure adottate dal legislatore, potrebbero riproporre tale dibattito in relazione al tema della digitalizzazione delle pratiche edilizie. Il contributo cerca di mostrare come le due tematiche, finora trattate in maniera autonoma, siano in realtà strettamente collegate; come esista una convenienza reale per le amministrazioni nel razionalizzare i processi di gestione documentale legati alle opere edilizie e nel produrre, in conseguenza, anche un siffatto strumento gestionale.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Paolo Santobonihttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/3005Altre lezioni ucraine. Progetti per la salvaguardia dell’eredità culturale in tempo di guerra.2023-07-18T09:11:06+00:00Paola Puglisipaola.puglisi@cultura.gov.it<p>Il titolo fa riferimento a quello del fascicolo della rivista «Limes» uscito nel maggio 2023, dedicato alla guerra tra Russia e Ucraina, di cui analizza sviluppi, prospettive, possibili riequilibri e scenari nel contesto geopolitico globale. Le “altre” lezioni ucraine di cui qui si discute sono invece focalizzate sull’eredità culturale sotto attacco, sulla volontà e sul dovere di salvaguardarla, sulle forme assunte dal rinnovato interesse per la cultura e l’arte ucraine nel contesto italiano ed europeo, fino all’individuazione di strumenti digitali inediti – perché non disponibili o non applicati in occasione di precedenti conflitti – da affiancare alle tradizionali tecniche di prevenzione e salvaguardia del patrimonio.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Paola Puglisihttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2996MeMo – Memory of Montecassino2023-04-03T13:35:04+00:00Emilia Di Bernardoe.dibernardo@dbseret.comMarilena Maniacim.maniaci@unicas.itNina Sietisnina.sietis@unicas.itNicola Tangarin.tangari@unicas.it<p>L’articolo offre una panoramica sul progetto MeMo – Memory of Montecassino (vincitore del bando PRIN 2020 – CUP H33C22000060001), mirato alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio manoscritto e a stampa antico conservato presso l’Abbazia di Montecassino. Dopo un’introduzione dedicata alla descrizione della ricca eredità di codici, documenti medievali e antichi libri a stampa prodotti e/o conservati presso il cenobio benedettino, si presentano gli obiettivi del progetto, frutto della pluriennale esperienza maturata dal team dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale nell’ambito della ricerca sui codici cassinesi e della didattica connessa con il manoscritto e il libro antico. Punto di partenza di MeMo sono la digitalizzazione e la catalogazione digitale del patrimonio cassinese, di cui si fornisce il dettagliato workflow. Si descrivono altresì gli strumenti e le tecnologie impiegati, finalizzati alla conservazione a lungo termine e alla diffusione capillare di immagini e descrizioni (come FITS, DOIs). In particolare, ci si sofferma sulla tecnologia IIIF, adoperata per la gestione delle immagini digitali in MeMo grazie alla collaborazione e alle innovative sperimentazioni di DBSeret, partner tecnologico dotato di ampia e qualificata esperienza nel settore del Manuscript image processing.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Emilia Di Bernardo, Marilena Maniaci, Nina Sietis, Nicola Tangarihttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2993ARIADNE Plus e il D4GNA – Dataset per il Geoportale Nazionale per l’Archeologia2023-03-29T14:27:07+00:00Valeria Acconciavaleria.acconcia@cultura.gov.itValeria Boivaleria.boi@cultura.gov.itLeonardo Candelaleonardo.candela@isti.cnr.itAnnalisa Falconevaleria.acconcia@cultura.gov.itFrancesco Mangiacrapafrancesco.mangiacrapa@isti.cnr.itFlavia Massaraflavia.massara@cultura.gov.itPasquale Paganopasquale.pagano@isti.cnr.itFabio Sinibaldifabio.sinibaldi@isti.cnr.it<p>L’articolo racconta l’esperienza del D4GNA - Dataset per il Geoportale azionale dell’Archeologia nato nell’ambito del progetto ARIADNEplus (Advanced Research Infrastructure for Archaeological Dataset Networking in Europe - plus), conclusosi lo scorso 31 dicembre. Il contributo parte dal contesto più ampio del progetto europeo per addentrarsi nel mondo dei dati archeologici italiani; la soluzione tecnologica, la standardizzazione, la dematerializzazione e la condivisione in rete dei dati sono i temi toccati in questo percorso che ci illustra il procedere verso un obiettivo virtuoso: il Geoportale Nazionale per l’Archeologia (GNA). Il GNA, realizzato dall’Istituto Centrale per l’Archeologia (ICA) e che sarà in rete dal 10 luglio 2023, è il punto di accesso nazionale per accogliere e consultare gli interventi archeologici svolti sotto la direzione scientifica del Ministero della Cultura (MiC), le indagini archeologiche condotte da università e altri enti di ricerca, nonché altre banche dati territoriali. </p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Flavia Massara, Valeria Boi, Valeria Acconcia, Annalisa Falcone, Pasquale Pagano, Fabio Sinibaldi, Leonardo Candela, Francesco Mangiacrapahttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2995ADELE: Advancing Digital Empowerment for Libraries in Europe2023-03-29T12:51:22+00:00Flavia Massaraflavia.massara@cultura.gov.itElisabetta Meielisabettamei@egina.eu<p>L’articolo descrive il proget to Erasmus+ ADELE (Advancing Digital Empowerment for Libraries in Europe), volto a realizzare e testare un tool per l’autovalutazione delle competenze e delle strategie digitali nelle biblioteche di pubblica lettura. Il tool si ispira ad un analogo strumento, il SELFIE tool, frutto di un altro progetto finanziato dalla Commissione Europea per valutare le strategie digitali nelle scuole. Nel contributo vengono raccontati nel dettaglio gli obiettivi del progetto ADELE e le attività realizzate nel primo anno di lavoro, come anche le potenzialità e la possibilità di riuso di questo importante strumento che potrà essere utilizzato anche da altre tipologie di biblioteche grazie alla sua possibile personalizzazione. L’ADELE tool è uno strumento che esprimerà la sua forza soprattutto nel lungo termine, perché sarà proprio l’uso costante a permettere il monitoraggio della biblioteca e a indirizzare il suo miglioramento in campo digitale. </p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Flavia Massara, Elisabetta Meihttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2990Il progetto MemoBo: sinergie e nuove sfide a partire dai Memoriali bolognesi2023-02-21T14:37:48+00:00Francesca Delnerifrancesca.delneri@cultura.gov.itGiovanni Brunogiovanni.bruno@regesta.comTommaso Durantitommaso.duranti@unibo.itFabiana Guernaccinifguernaccini@regesta.com<p>Questo articolo presenta il Progetto MemoBo, condotto da Università di Bologna, Archivio di Stato di Bologna e regesta.exe, destinato all’analisi di una cospicua fonte seriale medievale, i Memoriali del comune di Bologna (1265-1452). A partire dalla schedatura analitica su database e attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, il Progetto si propone di offrire una serie di chiavi di accesso alla fonte e di gestione di una grande quantità di informazioni e dati di diversa natura, rendendo disponibile e indagabile un esempio di “big data” di età comunale.</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Francesca Delneri, Giovanni Bruno, Tommaso Duranti, Fabiana Guernaccinihttps://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2997Fonti per lo studio della cultura nordeuropea: l’offerta digitale dell’Istituto italiano di studi germanici2023-04-05T09:10:32+00:00Eleonora De Longisdelongis@studigermanici.it<p>L’articolo delinea il percorso intrapreso dall’Istituto italiano di studi germanici sulla strada della digitalizzazione sia dei propri prodotti editoriali sia dei fondi antichi della propria biblioteca. In una prima fase è stata realizzata la digitalizzazione della raccolta integrale della rivista «Studi germanici», dal 1935 a oggi, messa a disposizione del pubblico in formato pdf attraverso il sito. In una prossima fase saranno depositate e rese consultabili nella piattaforma Archiui le monografie edite dall’Istituto e oltre 150 unità bibliografiche appartenenti al fondo antico (XVIII-XIX secolo).</p>2023-08-04T00:00:00+00:00Copyright (c) 2023 Eleonora De Longis