Il dinamismo della base dati di EDIT16 tra tradizione ed innovazione
Se il successo del progetto è dovuto principalmente alla capacità di coinvolgere in un’unica impresa tante e diverse realtà bibliotecarie aperte a differenti modalità di partecipazione, il formato elettronico ne ha determinato un mutamento radicale e tale da rivelarsi determinante per le prospettive e le mosse future.
La concezione dinamica, progressiva e seria del lavoro ha accompagnato tale trasformazione, conciliando necessariamente l’esigenza di una bibliografia con quella di un censimento.
Negli anni la base dati EDIT16 ha consolidato la sua ricchezza informativa,
ampliando le modalità di accesso con la valorizzazione di risorse molteplici (bibliografiche, digitali, elettroniche) e l’interazione con altre realtà.
La sua apertura a requisiti di flessibilità ed interoperabilità ha assicurato un approccio innovativo per la tutela e la conoscenza del patrimonio culturale, puntando all’arricchimento del contenuto informativo, al confronto con altre realtà e alla condivisione dei dati.
Tutto questo dovendo soddisfare prassi lavorative già consolidate ed esigenze del tutto nuove, senza compromettere attività quantomeno eterogenee orientate complessivamente ad appagare necessità prioritarie: l’incremento e gestione dei dati, la valorizzazione del materiale digitale, le modalità di collaborazione differenziate e lo sviluppo dei servizi.
Il suo percorso evolutivo - contrassegnato dalla capacità di percepire i vari
mutamenti e di sperimentare nuove tendenze - la rende protagonista sia per quanto riguarda la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio librario nazionale sia per l’attenzione alle dinamiche relazionali peculiari del web semantico.