Il digitale nel restauro: un esempio di “ricomposizione virtuale assistita” nei frammenti del San Matteo di Cimabue dalla volta della Basilica Superiore di San Francesco in Assisi
Parole chiave:
Restauro, Ricomposizione, Virtuale, Assisi, Basilica, Francesco, San, S.Abstract
Dai primi interventi di ricomposizione e restauro di frammenti di dipinti murali condotti con metodi e tecniche del tutto innovative, datati alla fine degli anni Quaranta, si è arrivati oggi all’utilizzo delle tecniche digitali. L’articolo intende offrire una testimonianza di come la ricer ca scientifica e tecnologica possa essere finalizzata alla conservazione dei beni culturali, proponendo come esempio di riferimento il lavoro svolto dall’Istituto centrale per il restauro, coadiuvato da professionalità specifiche del settore, per il recupero della volta di San Matteo della basilica Superiore di San Francesco di Assisi, distrutta dal terremoto del 26 settembre 1997. Viene analizzato l’utilizzo di uno specifico sistema software per la creazione di un archivio digitale realizzato ai fini di documentazione, classificazione, ricerca e ricomposizione dei frammenti. Si tratta di uno strumento che, superando la contingente localizzazione geografica, rende possibile la creazione virtuale del tradizionale tavolo di lavoro, implementando e agevolando l’attività del restauratore con nuove possibilità di analisi, gestione ed elaborazione delle immagini dei frammenti, sia al livello particolare che complessivo.
Downloads
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2015 DigItalia
Questo articolo è soggetto a licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported License.
Gli Autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli Autori mantengono i diritti di proprietà intellettuale sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, sotto la seguente licenza: Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-SA 3.0 IT). Tale Licenza permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli Autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli Autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) dopo la pubbicazione, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).