Il franco-veneto alla prova dell’AI (ChatGPT 3.5 e Gemini)
Il presente contributo nasce all’indomani del convegno della Sapienza sulle relazioni tra il sapere filologico e le risorse offerte dal software di AI di OpenAI. Nel corso dell’articolo ci si è interrogati sulle potenzialità filologiche dei chatbot - ChatGPT e Gemini - nell’analisi dei testi epici medioevali. In particolare, si è scelto di utilizzare come casi di studio alcuni estratti franco-veneti databili tra il XIII e il XIV secolo, in cui il francese antico è intessuto di elementi provenienti dalle koiné italiane settentrionali. Ci si è interrogati sulle reali capacità dello strumento in sede di traduzione e commento linguistico, nonché in un contesto teorico. Le conclusioni cercano di delineare lo stato attuale dello sviluppo dei software e la loro applicazione in campo filologico.
