Screnim: un progetto di censimento dei graffiti carcerari d’età moderna quali fonti storiche da conservare e valorizzare

Autori

  • Marco Albertoni Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara

DOI:

https://doi.org/10.36181/digitalia-00110

Parole chiave:

Graffiti storici, Prigioni, censimento, database, storia moderna, storia della giustizia, storia della detenzione, storia delle lingue e dei dialetti, fonti storiche, Iconografia

Abstract

In questo saggio viene presentato il progetto Screnim: The dream of freedom. Writing in confinement in Early Modern Italy (15th-19th centuries), il cui principale scopo è quello di condurre un censimento dei graffiti carcerari della penisola italiana d’età moderna (XV-XIX secolo) che verrà poi riversato in una banca dati pubblica. Uno strumento che raccoglierà informazioni dettagliate sui contenuti (testuali, iconografici, linguistici, geografici ecc.) dei singoli graffiti e numerose immagini (originali e fotoritoccate, così da esaltare la visibilità delle testimonianze) degli stessi. L’idea di fondo è quella di consentire agli studiosi di accedere digitalmente a fonti storiche di prima mano che risultano numerosissime, di enorme valore informativo e che, sebbene ancora poco sfruttate, si prestano a vari tipi di indagini comparate e multidisciplinari. Fonti che, tuttavia, restano spesso inaccessibili e facilmente deperibili. Nel saggio vengono dunque illustrati, oltre agli obiettivi del progetto, anche i tipi di informazioni raccolte e i metodi di valorizzazione delle immagini fotografiche dei graffiti, mostrando alcune delle opportunità di ricerca e ipotizzando possibili sviluppi futuri.

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Pubblicato

2024-12-23

Come citare

Albertoni, M. (2024). Screnim: un progetto di censimento dei graffiti carcerari d’età moderna quali fonti storiche da conservare e valorizzare. DigItalia, 19(2), 181–190. https://doi.org/10.36181/digitalia-00110

Fascicolo

Sezione

Progetti