Un passato che è già futuro: vent’anni di DigItalia

La fine del 2025 segna il ventennale di «DigItalia. Rivista del digitale nei beni culturali», una ricorrenza che rappresenta una tappa significativa nella storia di una pubblicazione ormai consolidata nel panorama scientifico nazionale e internazionale.

Sin dagli esordi DigItalia si è distinta per una spiccata proiezione verso il futuro, facendo del precoce interesse per le tecnologie digitali e della trasversalità culturale secondo la prospettiva MAB (biblioteche, archivi, musei) – con grande anticipo rispetto alla nascita di un coordinamento ufficiale in Italia – cifre essenziali del proprio discorso, che rendono la rivista, ancora oggi, così attuale.

Confrontandomi con la redazione ho deciso di celebrare questa ricorrenza con alcuni interventi sul passato e sul presente della rivista. L’intento è stato quello di lasciare il giusto spazio alla componente scientifica – che è e resta il cuore pulsante della rivista – senza tuttavia rinunciare a sottolineare un anniversario così emblematico.

Ho voluto che a scrivere questi interventi fosse direttamente chi ha diretto la rivista negli anni passati dalla sua fondazione agli anni più recenti, dando così voce alle visioni di chi ha plasmato con le proprie mani l’evoluzione della rivista.

Marco Paoli, fondatore della rivista nel 2005 e direttore fino al 2008, ricostruirà il contesto che ha portato alla nascita di DigItalia. Il suo contributo evidenzierà le motivazioni, gli obiettivi iniziali e il legame con i numerosi progetti di digitalizzazione che, in quegli anni, prendevano forma sia a livello nazionale sia europeo.

Rosa Caffo, direttrice della rivista dal 2009 al 2014, offrirà una riflessione sul progetto di una Biblioteca Digitale Europea – divenuto poi Europeana – e sui principali programmi di digitalizzazione avviati in quegli anni, parlandoci poi della piattaforma MOVIO, sviluppata dall’ICCU per la realizzazione di mostre virtuali e ancora oggi largamente utilizzata.

Simonetta Buttò, direttrice dal 2015 a metà 2024, ripercorrerà gli sviluppi più recenti: dall’adozione della piattaforma OJS a partire dal 2012, all’accreditamento di DigItalia presso l’ANVUR per diversi settori scientifico-disciplinari. Il suo intervento toccherà anche il percorso che ha condotto, a partire dal 2019, alla realizzazione del Sistema integrato di ricerca, poi confluito in Alphabetica, uno degli sviluppi più rilevanti degli ultimi anni.

E arriviamo così al presente. Ho assunto la direzione di DigItalia a partire da luglio 2024. In questi primi mesi ho avviato un profondo rinnovamento del Comitato scientifico, con un duplice obiettivo: rafforzarne da un lato la dimensione internazionale – un percorso che è tuttora in corso – e, dall’altro, ampliare il ventaglio degli ambiti disciplinari rappresentati, riequilibrando la storica prevalenza delle aree bibliotecaria e archivistica, per valorizzare maggiormente le altre discipline riconosciute oggi dall’ANVUR nell’ambito della rivista.

Questa evoluzione della composizione del Comitato scientifico si è a sua volta riflessa nei contributi scientifici della rivista, sempre più provenienti dai vari settori disciplinari della cultura purché con un focus sul digitale.

Da questo numero è prevista inoltre una revisione del sito della rivista, che recepirà le più recenti direttive in materia di accessibilità e introdurrà il formato HTML, accanto a diversi aggiornamenti grafici, tra cui una nuova copertina.

Buona lettura, e buon compleanno DigItalia.