Archivi audiovisivi nell’era digitale: il progetto PrestoSpace

Autori

  • Giorgio Dimino

Parole chiave:

PrestoSpace, Audiovisivi, Conservazione, Archivi, Radiotelevisivi, Radio, Televisione, Impresa

Abstract

L’ invenzione della registrazione audiovisiva ha segnato la nascita di una nuova era per l’espressività umana, influenzando il modo in cui gli eventi vengono narrati e documentati e veicolando cultura, informazione e intrattenimento in tutto il mondo. L’importanza dell’eredità culturale audiovisiva è anche stata riconosciuta dal  Parlamento  Europeo,  che  nella  Convenzione  Europea  per  la  Protezione dell’Eredità Audiovisiva 1 dice:
«le immagini in movimento sono una forma di espressione culturale che riflette la  società  contemporanea  […]  è  un  mezzo  eccellente  di  registrazione  degli eventi quotidiani, la base della nostra storia e il riflesso della nostra civiltà».
Secondo  una  stima  dell’UNESCO  il  patrimonio  culturale  audiovisivo  esistente  in Europa è di almeno 50 milioni di ore di contenuti, custoditi in archivi radiotelevisivi, musei, associazioni ed enti privati. Purtroppo la conservazione dei supporti audiovisivi è di per sè critica e si teme che la gran parte dei contenuti esistenti possa diventare inservibile nell’arco di non più di 20 anni se le contromisure appropriate
non vengono prese in tempo.

PrestoSpace, Audiovisivi, Conservazione, Archivi, Radiotelevisivi, Radio, Televisione, Impresa

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Pubblicato

2008-01-20

Come citare

Dimino, G. (2008). Archivi audiovisivi nell’era digitale: il progetto PrestoSpace. DigItalia, 3(1), 82–89. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/444

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