Il riuso dell’Antico. Attività e progetti collaborativi archeologici nel mondo wiki come processi di archeologia pubblica

Autori

  • Saverio Giulio Malatesta Centro interdipartimentale di Ricerca DigiLab - Sapienza Università di Roma
  • Paolo Rosati Centro interdipartimentale di Ricerca DigiLab - Sapienza Università di Roma

DOI:

https://doi.org/10.36181/digitalia-00086

Parole chiave:

Open culture, public archaeology, community

Abstract

La rivoluzione apportata dalla connessione via web ha comportato la nascita di processi collaborativi tra utenti, portando alla creazione di vere e proprie comunità digitali in grado di attuare una progettualità basata sulla condivisione, ottimizzando le risorse e promuovendo il coinvolgimento attivo a partire dal basso. Tale dinamica si riscontra anche nell’archeologia pubblica, coinvolgendo il pubblico nella ricerca, conservazione e divulgazione del patrimonio archeologico. Basato su principi di accessibilità, partecipazione e condivisione delle informazioni, include diversi attori, tra cui archeologi, istituzioni culturali e volontari. Uno dei principi chiave è la condivisione dei dati archeologici attraverso piattaforme online, consentendo a ricercatori e pubblico di accedere e utilizzare informazioni per ulteriori progetti di ricerca.

Tuttavia, in Italia, l’adozione di questa filosofia è in crescita ma limitata dalla mancanza di progetti collaborativi e di dati archeologici aperti, spesso a causa di una legislazione che non supporta appieno la cultura libera.

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Pubblicato

2023-12-29

Come citare

Malatesta, S. G., & Rosati, P. (2023). Il riuso dell’Antico. Attività e progetti collaborativi archeologici nel mondo wiki come processi di archeologia pubblica. DigItalia, 18(2), 184–198. https://doi.org/10.36181/digitalia-00086

Fascicolo

Sezione

Atti del Convegno di studi "Fare per non sprecare. Nei laboratori del riuso digitale"