Le biblioteche nella rete dei linked data

Autori

  • Fabio Di Giammarco

Parole chiave:

Karen Coyle, Linked data, motore sul web,

Abstract

Tra i paradigmi più interessanti riguardo l’utilizzo delle enormi quantità di risorse informative pubblicate sul web c’è quello dei
linked data. Si tratta di una tecnologia che non solo permette l’aggregazione dei dati attraverso la rete, ma soprattutto consente di “riaccenderli” attraverso l’interoperabilità. Per
i possessori di grandi quantità di dati rappresenta un’innovazione suscettibile di infinite applicazioni. Per il mondo della cultura può rappresentare una grande opportunità, in particolare per le biblioteche può essere l’occasione per superare i troppi formalismi uscendo così da una situazione – rispetto alla rete – di isolamento informativo.  Karen Coyle, che da più di trent’anni si occupa di standard, formati e cataloghi di nuova generazione, ha il merito di aver posto – ormai da diverso tempo – la questione del rapporto tra Internet e i cataloghi di biblioteca. Le sue riflessioni hanno preso le mosse da una semplice circostanza, da diversi anni sotto gli occhi di qualsiasi bibliotecario: sempre più utenti di biblioteca tendono ad iniziare una ricerca di informazioni utilizzando un motore sul web piuttosto che il tradizionale catalogo. Questo perché – ha spiegato – il catalogo appare ormai uno strumento vecchio, chiuso in se stesso e soprattutto non comunicante con tutti gli altri tipi di risorse in rete, e quindi per niente adeguato all’interattività che caratterizza il web.

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Pubblicato

2012-11-26

Come citare

Di Giammarco, F. (2012). Le biblioteche nella rete dei linked data. DigItalia, 7(1), 138–141. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/544

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