Sostenibilità della conoscenza e formazione universitaria: verso nuovi paradigmi
In un contesto globale segnato da sfide senza precedenti, come la crisi climatica, emerge l’urgente necessità di ripensare obiettivi e metodi dell’educazione superiore. In questa riflessione dobbiamo essere consapevoli delle dimensioni che le tecnologie digitali ci hanno progressivamente permesso di integrare nel processo di apprendimento: dalla multimedialità e ipertestualità dei contenuti, fino alle possibilità più recenti di personalizzazione dei processi. Centrale in questo panorama è un recupero delle metodologie di apprendimento attivo, tra cui un’attenzione particolare merita il Networked Learning, un approccio pedagogico che pone l’accento sulla connettività e la collaborazione. Questo metodo considera la conoscenza come un sistema distribuito, dove l’apprendimento avviene attraverso interazioni sociali e digitali, sottolineando l’importanza delle reti nella facilitazione dell’accesso alle risorse e nella promozione della collaborazione tra studenti. Parallelamente, l’introduzione dell’intelligenza artificiale nel panorama educativo sollecita una riflessione critica e filosofica più profonda sul nostro rapporto con la conoscenza e sull’interazione con gli artefatti comunicativi. In questo scenario, l’Open Education emerge come un fondamentale orientamento alle politiche, non solo per garantire l’accesso aperto e gratuito alle risorse educative, ma anche per assicurare la sostenibilità dei processi di innovazione, rendendo l’istruzione più equa, inclusiva e in grado di rispondere alle complessità del mondo contemporaneo.