Biblioteche digitali e musei virtuali
Abstract
Le biblioteche digitali sono attualmente il fiore all’occhiello delle strategie europee in tema di digitalizzazione e applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ai beni culturali. Forse avendo ricevuto nuovo impeto da pressioni politiche, le iniziative sulle biblioteche digitali assorbono ora la maggior parte del procedente sostegno della Comunità Europea alla ricerca sulla comunicazione del patrimonio culturale, che fino al VI° Programma Quadro finanziava progetti tendenti a facilitare l’accesso dei cittadini al patrimonio contenuto nei musei e siti storici. L’articolo esamina lo stato dell’arte delle tecnologie utilizzabili per i musei virtuali e analizza se esse siano le stesse usate per gestire una biblioteca digitale. Risulta che c’è una vasta area comune, ma imusei virtuali richiedono un approccio particolare sostanzialmente differente da quello delle biblioteche digitali. La necessità di comunicare e di mediare i loro patrimoni, coinvolgendo interattivamente il pubblico, caratterizza i musei come diversi dalle biblioteche, e ciò determina differenze sostanziali nella tecnologia interessata. Inoltre, l’atteggiamento dei visitatori sta cambiando verso nuovi
modelli, più simili ai consumi di massa, che richiedono maggiore attenzione e devono essere affrontati con strumenti nuovi e migliorati. D’altro canto, la tecnologia sembra essere il mezzo di comunicazione più adatto per dialogare con
questi “nuovi” visitatori, che la usano quotidianamente. Tali considerazioni conducono a formulare scenari applicativi sia a breve che a medio-lungo termine. L’articolo conclude che sottostimare il rischio di un progressivo disinteresse per il patrimonio culturale europeo può decisamente impoverire questa componente fondamentale della nostra identità comune.
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Published
2006-04-04
How to Cite
Niccolucci, F. (2006). Biblioteche digitali e musei virtuali. DigItalia, 1(2), 38–51. Retrieved from https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/301
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Essays
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