Gestione, conservazione e valorizzazione delle immagini digitali del patrimonio culturale ecclesiastico
DOI:
https://doi.org/10.36181/digitalia-00051Parole chiave:
Digitalizzazione, Cultural heritage, Data curation, BeWeb, patrimonio culturale, Interoperabilità, IIIF, Ecosistema digitaleAbstract
La creazione e il popolamento di banche dati avvenuti negli ultimi decenni e tutt’ora in corso ci pone con sempre maggiore urgenza la necessità di una loro gestione ordinaria solida e ben organizzata. Accanto al tradizionale e consolidato rilevamento catalografico dei dati di descrizione dei beni, secondo standard e formati condivisi a livello nazionale e internazionale, ci si trova oggi a gestire un patrimonio culturale costituito da risorse differenti tra loro per supporti, contenuti, standard di riferimento, approcci metodologici, modalità di fruizione, attese dei fruitori, e così via.
In questo panorama, la digitalizzazione assume un ruolo predominante per la tutela e la protezione del patrimonio culturale e per la sua fruizione a tutta la comunità. La Chiesa cattolica in Italia ormai da decenni ha scelto di essere protagonista nella descrizione del patrimonio culturale di sua proprietà, trovandosi a gestire banche dati molto consistenti, afferenti a diversi settori dei beni culturali, con finalità molteplici a cui voler rispondere.
Allo stesso modo oggi la Chiesa cattolica in Italia sceglie di essere protagonista nella strategia di trasformazione digitale del patrimonio culturale ecclesiastico – in coerenza con il Piano nazionale di digitalizzazione dell’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale - Digital Library del Ministero della Cultura. Tra i primi passi fatti, c’è la distribuzione delle Le linee guida per i progetti di digitalizzazione del patrimonio ecclesiastico: indirizzi e buone pratiche con l’obiettivo di condividere approcci corretti e unitari, e garantire livelli qualitativi minimi nel corso dei numerosi interventi di digitalizzazione sul territorio. Nel contributo si condividono le scelte presenti nelle linee guida e si presenta la teca digitale in costruzione all’interno di BeWeB (portale dei beni culturali ecclesiastici), dove troveranno ampio spazio tutti i materiali digitali e digitalizzati, per consentirne una più performante consultazione e fruizione, e dove già da dicembre 2021 le immagini della documentazione archivistica sono in linea esposte con l’applicazione dello standard IIIF e accessibili con i visualizzatori Mirador3 e Universal Viewer.
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