Istituti culturali ecclesiastici: una visione generativa, inclusiva, sostenibile e prospettica
Parole chiave:
Istituti culturali ecclesiastici, BeWeBAbstract
Musei, archivi e biblioteche ecclesiastici contribuiscono all’affermazione di una società inclusiva, sostenibile, ecumenica centrata sull’uomo che generi e ri-generi valore, attraverso visioni progettuali e prospettiche, puntando alla formazione e alla relazione fra persone, enti e territori.
Il portale BeWeB - Beni ecclesiastici in web -, strumento di conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico funziona come information literacy per favorire la crescita di una conoscenza democratica e critica delle risorse messe a disposizione.
BeWeB offre una lettura trasversale e integrata delle risorse culturali accomunate dall’identità ecclesiale, adottando un modello entità-relazione che integra risorse librarie, archivistiche, storico-artistiche, architettoniche. Uno degli obiettivi di BeWeB è quello di stimolare la produzione di contenuti, di narrazioni, di racconti (storytelling) a partire dai territori, depositari della storia, delle abitudini, degli usi e di quelle tradizioni locali legate spesso al culto e alla devozione. Un progetto che può realizzarsi attraverso le persone e le comunità, che raccontano la vita delle cose attraverso i propri occhi e con le proprie storie divenendo al contempo destinatari delle azioni, ma soprattutto ne sono gli attori primi e i veri protagonisti.
La sezione Percorsi tematici di BeWeB nasce dalla collaborazione tra l'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della CEI e le diocesi e gli istituti culturali ecclesiastici. In quasi 20 anni di attività ha pubblicato storie che nel tempo sono diventate narrativamente più suggestive e tecnologicamente più avanzate, definendo così un metodo redazionale che, di recente, ha permesso di realizzare
un tool avanzato per la creazione dei percorsi.
Il progetto ROERO Coast to Coast, promosso e sostenuto dal museo diocesano di Alba, è volto a valorizzare e mettere in rete il sistema delle confraternite e dei castelli del Roero contestualizzate nello scenario del paesaggio e in relazione alla gente che lo animava, nell’ottica dell’implementazione dell’offerta turistica e del rafforzamento dell’identità locale. Il progetto vuole essere un sistema informativo a tema e una narrazione del territorio supportata da un’audioguida interattiva. Sono in atto azioni di coinvolgimento della comunità locale nella valorizzazione turistica, che in parte già si esprime nel volontariato culturale della rete interdiocesana Volontari per l’Arte, azioni di inclusione sociale e welfare culturale. La co-progettazione dello storytelling avviene tramite una call rivolta alla comunità locale per valorizzare la cultura immateriale delle confraternite con il recupero di testimonianze orali, fotografie, filmati.
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