Metodologie e problematiche per una biblioteca digitale. Il caso di digilibLT
Keywords:
PHI CDROM, XML-TEI, Creative Commons, digilibLT, Open Access,Abstract
Una biblioteca digitale, oggi, non è più in se stessa un prodotto altamente innovativo, ma uno strumento consueto di lavoro e dunque deve per quanto possibile rispondere nel modo migliore a una molteplicità di esigenze e vincoli.digilibLT (digital library of late-antique latin texts; http://digiliblt.unipmn.it) è una biblioteca digitale nata di recente con lo scopo di raccogliere tutti i testi latini pagani tardi, a completamento della raccolta dei testi latini di epoca classica pubblicata nel PHI CDROM #5.3. La biblioteca è stata progettata in risposta ad un bando della Regione Piemonte, da cui è cofinanziata, con l’intento di rispondere alle esigenze più avvertite tra gli studiosi e i bibliotecari. I testi antichi, che sono/saranno disponibili per il download in molteplici formati, da XML-TEI a testo, PDF ed epub (oltre al ‘vecchio formato’ Beta della raccolta PHI 5.3, per ragioni di compatibilità verso il passato), per rispondere alle esigenze di qualità degli studiosi provengono tutti da edizioni critiche recenti e selezionate dal comitato scientifico della biblioteca; introduzioni, apparati e commenti presenti nelle medesime edizioni sono invece del tutto assenti, in ossequio alla legge sul diritto d’autore. Il sistema è costruito interamente con free software, adottando senza limitazioni i principi digilibLT e le licenze Open Access per tutti i contenuti (pagine Web e testi).
Downloads
Download data is not yet available.
Downloads
Published
2012-11-23
How to Cite
Lana, M. (2012). Metodologie e problematiche per una biblioteca digitale. Il caso di digilibLT. DigItalia, 7(1), 40–64. Retrieved from https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/516
Issue
Section
Essays
License
The Authors publishing their contributions on this journal agree to the following conditions:
- The Authors detain intellectual property rights of their work and transfer the right of first publication of the work to the journal, under the following Licence: Attribution-ShareAlike 3.0 Italy (CC BY-SA 3.0 IT). This Licence allows third parties to share the work by attributing it to the Authors and clarifying that the work has been first published on this journal.
- Authors can sign other, non-exclusive licence agreements for the dissemination of the published word (e.g. to deposit it in an institutional archive or publish it in a monography), provided that they state that the work has been first published on this journal.
- Authors can disseminate their work online (e.g. in institutional repositories or on their personal websites) after its publication, to potentially enhance knowledge sharing, foster productive intellectual exchange and increase citations (see The Effect of Open Access).