Magazzini digitali: dal prototipo al servizio
Parole chiave:
Magazzini, Digitali, Conservazione, Documenti, ElettroniciAbstract
I l progetto Magazzini digitali, avviato nel 2006 dalla Fondazione rinascimento digitale, dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze e dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma si propone ora di mettere a regime un sistema per la conservazione permanente dei documenti elettronici pubblicati in Italia e diffusi tramite rete informatica, in attuazione della normativa sul deposito legale (L. 106/2004, d.p.r. 252/2006).Nella prima parte di questo contributo verrà descritta l’architettura tecnica del progetto, ma è bene tenere presente fin d’ora che la conservazione digitale, come è oramai ben noto, non si esaurisce solo in procedure di natura tecnologica. Le strategie volte ad evitare la perdita dei bit o a prevenire le dipendenze dall’hardware o dal software sono infatti solo una parte del problema. Vanno tenute nel
conto dovuto le implicazioni economiche (la sostenibilità), la necessità di selezionare cosa è necessario conservare per le generazioni future, gli aspetti legali legati alla normativa sul diritto d’autore, la necessità della cooperazione fra le istituzioni
titolari del deposito legale. Alcuni di questi aspetti verranno esaminati nella seconda parte di questo contributo
Downloads
I dati di download non sono ancora disponibili.
Downloads
Pubblicato
2010-02-14
Come citare
Bergamin, G., & Messina, M. (2010). Magazzini digitali: dal prototipo al servizio. DigItalia, 5(1), 115–122. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/259
Fascicolo
Sezione
Progetti
Licenza
Gli Autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli Autori mantengono i diritti di proprietà intellettuale sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, sotto la seguente licenza: Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-SA 3.0 IT). Tale Licenza permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli Autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli Autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) dopo la pubbicazione, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).