Gli archivi come depositi di memorie digitali
Parole chiave:
Archivi, Conservazione, Deposito legale, Stati Uniti, Australia, OlandaAbstract
La conservazione di archivi digitali è uno dei temi più impegnativi e complessi che la comunità degli archivisti (e in generale di coloro che operano nelle istituzionidella memoria) è oggi chiamata ad affrontare. Nonostante un decennio di dibattiti e ricerche, non solo mancano soluzioni complessive, ma sono insufficienti (soprattutto a livello nazionale) le iniziative di formazione e le attività di
sperimentazione. La stessa terminologia avrebbe bisogno di approfondimenti e rivisitazioni, così come sembrano inadeguati i processi conservativi utilizzati in ambito tradizionale che, nel mondo archivistico, sono ancora riconducibili a quel modello “policentrico” che mal si concilia con le esigenze di cooperazione
e condivisione di risorse e strumenti del mondo digitale.
L’articolo analizza in particolare il nodo dei “depositi digitali archivistici” dal punto di vista delle responsabilità specifiche anche alla luce di una ricostruzione storica del dibattito che ha interessato la comunità professionale internazionale nella seconda metà degli anni Novanta. La contrapposizione tra i sostenitori della funzione conservativa in house, ovvero affidata alle istituzioni archivistiche nazionali (gran parte delle tradizioni archivistiche europee e nordamericane) e la visione post-custodial, promossa dalla scuola australiana, a favore di
una gestione distribuita affidata direttamente ai soggetti produttori di documenti è ormai largamente superata sia perché le istituzioni non si sono sottratte alla funzione conservativa (inclusi i National Archives of Australia), sia perché la riflessione avviata allora ha fatto maturare una generale consapevolezza sulla rilevanza di standard precoci in grado di assicurare che le fonti e i sistemi documentari siano predisposti sin dall’origine con procedure e formati finalizzati alla conservazione futura. In Italia, inoltre, sono in fase di progettazione importanti progetti regionali finalizzati alla creazione di depositi di concentrazione
delle memorie digitali nel settore dell’e-government, in grado di dar vita a modelli innovativi di cooperazione.
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Pubblicato
2008-07-29
Come citare
Guercio, M. (2008). Gli archivi come depositi di memorie digitali. DigItalia, 3(2), 37–52. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/280
Fascicolo
Sezione
Saggi
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