Concetti e modelli della biblioteca digitale: risultati di uno studio Delphi

Authors

  • Anna Maria Tammaro

Keywords:

rinascimento digitale, Digital libraries applications, Olaf Helmer, Norman Dalkey, RAND, Kochtanek, Hein, bibliotecario digitale,

Abstract

on la nascita della biblioteca digitale, i bibliotecari si sono trovati spesso coinvolti in animate discussioni sui diversi significati del nome biblioteca digitale, cercando anche di definire possibili approcci teorici al problema dell’evoluzione della biblioteca in biblioteca digitale. Poiché la biblioteca digitale è una biblioteca, i bibliotecari sembrano convinti di essere le persone più competenti per definire cosa sia una biblioteca digitale. Tuttavia ci sono altre comunità di esperti interessate alla biblioteca digitale, come ad esempio gli archivisti, gli informatici, i curatori di musei, gli studiosi, che hanno diverse immagini filosofiche della biblioteca. Queste altre comunità di interessati hanno un ruolo importante nella costruzione della biblioteca digitale e i loro diversi concetti di biblioteca digitale vanno compresi, perché il dialogo è necessario.

Downloads

Download data is not yet available.
DigItalia, Fascicolo 2 - 2007

Downloads

Published

2007-07-17

How to Cite

Tammaro, A. M. (2007). Concetti e modelli della biblioteca digitale: risultati di uno studio Delphi. DigItalia, 2(2), 116–127. Retrieved from https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/344

Issue

Vol. 2 No. 2 (2007)

Section

Projects

License

The Authors publishing their contributions on this journal agree to the following conditions:

    1. The Authors detain intellectual property rights of their work and transfer the right of first publication of the work to the journal, under the following Licence: Attribution-ShareAlike 3.0 Italy (CC BY-SA 3.0 IT). This Licence allows third parties to share the work by attributing it to the Authors and clarifying that the work has been first published on this journal.
    2. Authors can sign other, non-exclusive licence agreements for the dissemination of the published word (e.g. to deposit it in an institutional archive or publish it in a monography), provided that they state that the work has been first published on this journal.
    3. Authors can disseminate their work online (e.g. in institutional repositories or on their personal websites) after its publication, to potentially enhance knowledge sharing, foster productive intellectual exchange and increase citations (see The Effect of Open Access).