Il Centro nazionale per lo studio del manoscritto verso una nuova dimensione: dai microfilm al digitale grazie ai fondi del PNRR
DOI:
https://doi.org/10.36181/digitalia-00056Parole chiave:
Manoscritti, microfilm, digitalizzazioneAbstract
La Biblioteca nazionale centrale di Roma è destinataria di un finanziamento pari a 9.2 milioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 1 “Digitalizzazione,
Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0”, investimento 1.1 “Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale”. Attraverso l’attuazione del sub-investimento M1C3 1.1.5 “Digitalizzazione del patrimonio culturale” è stata finanziata la digitalizzazione dell’intero corpus di microfilm di manoscritti conservati presso il Centro nazionale per lo studio del manoscritto (CNSM) istituito nel 1989 presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma (BNCR), a sua volta erede del Centro di Documentazione istituito nel 1957 presso l’Istituto di Patologia del libro.
L’operazione prevede la digitalizzazione di oltre 105.000 singoli microfilm realizzati, per la maggior parte, nella seconda metà del secolo scorso, grazie a imponenti finanziamenti pubblici. I microfilm riproducono circa 111.000 manoscritti, i cui originali sono conservati in 186 biblioteche italiane distribuite su tutto il territorio nazionale e in dieci istituzioni straniere. Il risultato atteso è la digitalizzazione di circa 23 milioni di fotogrammi (contenenti ciascuno un verso e il successivo recto) che saranno convertiti in circa 46 milioni di risorse digitali, da pubblicare nella costituenda Digital Library nazionale.
Il progetto, che costituisce uno degli interventi più significativi mai condotti prima con l’obiettivo di mettere a disposizione della collettività per mezzo di riproduzioni digitali il patrimonio manoscritto delle biblioteche italiane, oltre a favorire le attività di fruizione, studio e ricerca, permette anche di realizzare una fondamentale operazione di tutela su un vasto materiale soggetto a progressivo inesorabile deperimento.
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