Archivi e banche dati nella recente giurisprudenza comunitaria
Parole chiave:
archivi fotografici italiani, Convenzione di Berna, creative spark, Trips, WIPO, diritto d'autore, diritto sui generisAbstract
Nel saggio, dopo un’ampia panoramica sulla disciplina delle banche dati, sia a livello internazionale che a livello dell’Unione Europea, sono poste in luce le difficoltà interpretative e i rischi di “sovraprotezione” determinatasi in particolare dopo l’adozione della direttiva 96/9/CE e il suo recepimento nei Paesi dell’Unione. Il legislatore comunitario ha infatti inteso proteggere con tale atto normativo non solo le banche dati creative, ma anche (con il cosiddetto diritto sui generis) quelle non creative per le quali però vi siano stati rilevanti investimenti; e non solo la “forma”, cioè i criteri di selezione e ordinamento delle informazioni, ma anche il contenuto delle banche dati medesime. Tale diritto sui generis, considerato da parte della dottrina come una sorta di “leviatano” della proprietà intellettuale, risulta oggi ridimensionato dall’intervento della Corte di giustizia comunitaria. L’Autore, esaminata la recente giurisprudenza della Corte, ne mette in luce le ricadute sul bilanciamento tra istanze di accesso e istanze di protezione, soprattutto quando si tratti di dati o materiali di per sé non tutelabili o non più tutelati in quanto caduti in pubblico dominio.Downloads
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Pubblicato
2007-01-21
Come citare
Mezzetti, C. E. (2007). Archivi e banche dati nella recente giurisprudenza comunitaria. DigItalia, 2(1), 49–77. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/414
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Saggi
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