Biblioteche ecclesiastiche tra Polo SBN (PBE) e Anagrafe degli Istituti culturali (AICE): l’affermarsi di un’identità aperta a nuove sfide
Parole chiave:
AICE, Anagrafe Istituti Culturali Ecclesiastici,Abstract
Il Polo SBN delle Biblioteche Ecclesiastiche (PBE), parte del più ampio progetto a servizio delle biblioteche promosso e coordinato dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della CEI, ha avuto concreto avvio nel 2010, ha connotazione tipologica, ed è diffuso in tutta Italia. Le basi del progetto affondano le radici in là nel tempo. Ancor prima del 2006quando c’è stato il convegno di presentazione del progetto Le biblioteche ecclesiastiche. Lineamenti di un progetto condiviso. Fin dal titolo si traccia con evidenza la scelta metodologica intrapresa e nel programma si legge quanto fossero ben delineati i rapporti istituzionali intrecciati, quali fossero le ricadute scientifiche e pastorali auspicate e quali i supporti tecnologici necessari. Il progetto ha avuto fin dall’inizio come referente scientifico Paul Gabriele Weston. Se la condivisione è evidente a livello istituzionale sono altrettanto chiare alcune
linee di sviluppo, il Servizio bibliotecario nazionale da una parte e il portale bibliografico prima e trasversale dei beni culturali ecclesiastici dall’altro. Partecipare, condividere, collaborare senza perdere di vista la propria storia, i propri caratteri distintivi, le proprie caratteristiche: solo così l’apporto che si può offrire è veramente significativo e duraturo.
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Pubblicato
2011-06-16
Come citare
D’Agnelli, F. (2011). Biblioteche ecclesiastiche tra Polo SBN (PBE) e Anagrafe degli Istituti culturali (AICE): l’affermarsi di un’identità aperta a nuove sfide. DigItalia, 6(2), 118–128. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/480
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